La Vitamina D viene prodotta a livello della pelle grazie all'esposizione alla luce solare :
da 15 a 30 min. piu' volte alla settimana e' tutto cio' di abbiamo bisogno per rifornirci di Vitamina D questa ha il compito di mantenere in condizioni ottimali le cellule d'organismo.
La fonte principale di vitamina D è proprio il sole : esponendosi al sole in modo corretto, la nostra pelle produce, infatti, circa l’80% del suo fabbisogno. La vitamina D, se da un lato si può considerare una vera e propria vitamina (infatti circa il 20% del suo fabbisogno viene assunto con l’alimentazione), dall’altro, una volta trasformata nella sua forma attiva, agisce come un ormone, in grado di regolare diverse funzioni del nostro organismo.
La Vitamina D attiva viene prodotta dal rene che converte sia la Vitamina D prodotta dal cibo che quella prodotta dall'esposizione al sole.
L' assunzione di proteine animali hanno la capacita' di bloccare la conversione di Vitamina D nella sua forma attiva!
Quindi avviene una normale reazione tampone nel circolo sanguigno che richiama calcio dalle ossa per contrastare l’acidità e riportare il sangue ad un ph normale. Indovinate un po’ chi si deve “suicidare” affinchè questo avvenga? Ma certo la Vitamina D che come abbiamo visto in precedenza ha un compito importantissimo quello di assorbire e fissare il calcio nelle ossa. Va da sé che per favorire il rilascio di calcio è necessario bloccare a tutti i costi l’attività della vitamina D. Questo vale anche per chi assume latte e formaggi per contrastare l’osteoporosi, in realtà la state favorendo!
L’ eccessivo e quotidiano utilizzo di carne, uova, latte, formaggi, pesce che sono gli alimenti più acidi in natura dopo l’alcol comportano degli scompensi metabolici di importanza vitale e la vitamina D ne è solo un esempio. Quindi se mangiate un filetto di tonno per acquisire vitamina D vi state prendendo in giro da soli perché l’acidità delle proteine animali del tonno favorirà la disattivazione della vitamina D.Un alimentazione di questo tipo porterà alla patologia certa, all’asma, a reazioni autoimmuni, allergiche, infettive etc etc…occhio a cosa mettete a tavola e alle leggende metropolitane che fanno arricchire solo alcuni “individui”. E occhio ai vostri bambini ed al loro corretto sviluppo oltrechè alla loro alimentazione, ricordatevi che la vitamina D è anche presente nel latte di soia (non OGM), nelle verdure a foglia scura, frutta secca etc etc alimenti che tutto sono tranne che acidi….;)
Bassi livelli di Vitamina D possono indurre :
- il cancro alla prostata,
- il cancro alla mammella,
- il cancro al colon,
- l' osteaporosi,
- il diabete di tipo 1,
- e molte altre...
Dal momento che esiste una sostanza capace di prevenire la influenza molto più efficacemente dei vaccini, tutti noi saremmo portati a pensare che gli scienziati avrebbero fatto di tutto per pubblicizzarla, giusto? In fin dei conti il nocciolo della questione non dovrebbe essere quello di proteggere bambini e adulti dalla influenza?
Uno studio clinico condotto dal dr. Mitsuyoshi Urashima presso la Divisione di Epidemiologia Molecolare nel Dipartimento di Pediatria presso la Università di Medicina di Minato-ku a Tokyo, ha rilevato che la vitamina D sia estremamente efficace nel prevenire la comune influenza nei bambini. Lo studio è stato pubblicato nel marzo 2010 dal Journal of Clinical Nutrition.
Si è trattato di un esperimento randomizzato su due gruppi il quale ha coinvolto 334 bambini, a metà dei quali sono stati somministrati 1.200 IU al giorno di vitamina D3, e alla altra metà un semplice placebo. Tale rigoroso studio è stato svolto seguendo scrupolosamente tutti gli standard scientifici più rigidi.
I vaccini antinfluenzali – secondo i più recenti dati scientifici – ottengono un 1 per cento di riduzione dei sintomi della influenza.
Ciò significa che la vitamina D sembra essere 800 volte più efficace rispetto ai vaccini per prevenire le infezioni influenzali nei bambini.
Tornando allo studio, un altro affascinante risultato è che per quei bambini ai quali in passato – prima dell’esperimento – era già stata somministrata vitamina D da parte dei genitori, i risultati si sono rivelati ancora migliori, in quanto in tali soggetti la vitamina D ha ridotto il rischio di influenza di quasi due terzi.
In altre parole, più di sei bambini su dieci che normalmente avrebbero contratto la influenza sono risultati protetti dalla vitamina D.
RIDUZIONE DELL’ASMA
Lo studio ha anche evidenziato come la vitamina D abbia fortemente represso i sintomi da asma bronchiale. Su 12 bambini con precedenti diagnosi di asma, nel gruppo “vitamina D”, solo 2 hanno manifestato tali sintomi.
Sebbene questo sottoinsieme sia di dimensione piuttosto contenuta, è apparso assolutamente chiaro che la vitamina D prevenga gli attacchi di asma nei bambini, e tutto ciò si dimostra del tutto coerente con la prova antinfluenzale.
GLI SPACCIATORI DI VACCINI NON SONO VERI SCIENZIATI
Ora, dal momento che la vitamina D3 ha denotato un effetto così potente nel prevenire l’influenza – 800 volte più efficace dei vaccini – i medici e le autorità sanitarie non dovrebbero darsi da fare prescrivendo la assunzione di vitamina D prima che abbia inizio la “stagione influenzale”?
Ovviamente dovrebbero. Ma non lo faranno. Perché per costoro non è una questione di prevenzione della influenza, nè mai lo è stata. A questa gente interessa solo sfruttare la influenza come buon motivo per vaccinare più persone possibili, indipendentemente dal fatto che tali vaccini siano realmente utili (o salubri).
Nonostante la vitamina D abbia offerto una indiscutibile protezione contro tutte le infezioni influenzali, costoro ancora non la consigliano.
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