Nel percorso esistenziale della vita ogni essere umano, anche colui che è avvolto nell'ateismo più assoluto, prima o poi dovrà scontrarsi con la propria moralità intellettuale... Alchimista Metafisico
Siamo spettatori universali: il dissolvimento delle democrazie in oligarchie mediatiche è all'opera non solo in Italia ma in tutto il mondo. H.G. Gadamer

venerdì 6 dicembre 2013

Motorola brevetta il tatuaggio elettronico con microfono

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Motorola, lo scorso 7 novembre, ha richiesto un brevetto per un tatuaggio dotato di microfono, ricetrasmettitore e alimentazione, in grado di connettersi ai dispositivi mobili. Definito genericamente “Coupling An Electronic Skin Tattoo To A Mobile Communication Device”, si tratta di un oggetto non ben precisato da applicare solo sul collo, che funge da microfono. In realtà si tratta di un sensore che riceve le vibrazioni della laringe, lo decodifica e poi lo invia sotto forma di suono al telefono o al tablet tramite wireless, Bluetooth o NFC.
Si “parla” quindi senza muovere la bocca, semplicemente pronunciando le parole ma senza emettere alcun suono. Eliminando alla fonte tutti i rumori di fondo ed eventuali interferenze come in un centro commerciale affollato, allo stadio o a un concerto, permettendo una comunicazione chiara come in una stanza insonorizzata.
Il brevetto afferma anche che il tatuaggio potrebbe essere applicato ad “altri animali”, lasciandoci ulteriormente perplessi circa le vere intenzioni di Motorola e di chi ne dovrebbe beneficiare della nuova tecnologia.
Il tatuaggio non è stato chiarito se si tratti di un disegno permanente tracciato sulla pelle o di un cerotto che aderisce al corpo. La seconda soluzione sembra più probabile visto le recenti ricerche di Google, che da due anni controlla la divisione mobile di Motorola. I due colossi, infatti, stanno investendo da una tecnologia indossabile come smartwatch o occhiali intelligenti, a dei veri e propri innesti cibernetici con le cosiddette Biostamp, dei cerotti trasparenti con dei circuiti elettronici che si collegano senza fili allo smartphone. Nel maggio scorso la vice presidente della Ricerca e Sviluppo di Motorola Regina Dugan aveva dato una breve dimostrazione di questi cerotti.
Insomma ci stiamo avviando dolcemente verso il passo successivo, il famoso microchip RFID (Radio Frequency IDentification) in grado di memorizzare infiniti dati personali, non per la nostra salute e la praticità tecnologica ma per tenerci sotto stretta osservanza. Trasformandoci in cyborg formattabili e riprogettabili secondo le regole imposte dai potenti, non a caso è un obbiettivo cardine del NWO, Nuovo Ordine Mondiale.
Faranno di tutto per farcelo desiderare attraverso specchi per le allodole, sta a noi riconoscere l’inganno.
Fonte SITO

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